È passata qualche settimana dal diluvio di articoli che ha commemorato l’anniversario tondo-tondo di Italia 90, ma è ancora tempo di consigliare il libro dell’amico e collega Furio Zara su Le nostri notti magiche. Quei Mondiali, giocati e persi in casa, vengono raccontati attraverso gli aspetti più inconsueti: quelli che quando li leggi ti ritornano immediatamente alla mente. La Ola negli stadi, Cicciolina e Moana ai Mondiali, Totò Schillaci (coi beffardi coretti sulle gomme rubate), i fischi a a Maradona, le telecronache della Gialappa’s. C’è un po’ tutto in questo volume che non è un inno ai bei tempi che furono: si citano infatti anche i miliardi sperperati sul finire della Prima Repubblica per stadi troppo costosi e quasi sempre sovradimensionati: ricordo che con Libertà Futura andammo a tirare qualche pallone nell’aula di Palazzo Marino per quell’assurda e costosa copertura di San Siro che rovinò per anni il tappeto verde della -fu- Scala del Calcio.
Zara finisce il suo volume col rigore sbagliato da Aldo Serena contro l’Argentina. In porta c’era Goycochea che, durante il lockdown ha ripetuto la vittoriosa parata per i suoi follower di Instagram, nel giardino di casa. Furio racconta invece di un altro portiere icona di quelle Notti Magiche: il colombiano Higuita, quello che passerà alla storia per il colpo dello scorpione ma anche per le sue uscite avventate. Come quella in Camerun-Colombia, così mirabilmente descritta da Zara: «Higuita anche stavolta è lontanissimo dalla propria porta, ad almeno 40 metri da dove dovrebbe stare. Ha il pallone tra i piedi, è indeciso sul da farsi ma convinto – ah, la vanità – che anche questa volta gli andrà bene. Invece incespica, perde l’equilibrio, controlla maldestramente il pallone. È un attimo, ma il mondo si capovolge. Gli sembra di sprofondare in un abisso senza fine, come se la Terra si aprisse all’improvviso e lui ci finisse dentro. E nel momento in cui l’avversario gli soffia il pallone da sotto il naso capisce che entrerà nella Storia dalla parte sbagliata, quella dov’è stanno in fila gli incauti come lui. Passano gli anni. E René Higuita riuscirà a scherzarci sopra, usando quell’episodio per alleggerire un momento drammatico. Nel marzo del 2020 – con l’intero pianeta in ostaggio dell’emergenza Coronavirus e gli appelli governativi che da ogni parte chiedono di restare a casa – Higuita posta un tweet. L’immagine è quella che abbiamo appena raccontato. Eloquente la didascalia: Si te dicen que no salga…No salgas! Se ti dicono di non uscire: non uscire!».
Meraviglioso. A dimostrazione che c’è sempre da imparare. Da tutti.
Ad maiora
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Furio Zara
Le nostre notti magiche
Baldini+Castoldi
Milano, 2020
Pagg. 233
Euro: 16