Il calcio e chi lo racconta

Tra le cose buone che fa l’Ussi (l’Unione stampa sportiva) c’e sicuramente il seminario di aggiornamento annuale che si tiene a Coverciano, grazie alla collaborazione della Figc. Da questa edizione (l’undicesima) è arrivato anche l’imprimatur dell’Ordine dei giornalisti, motivo per il quale sono stati anche per la prima volta riconosciuti crediti formativi. Non male, visto che altro più formativo di questa due giorni, è difficile trovare. Un seminario nel quale si ha anche il privilegio (dietro contributo economico) di mangiare e dormire nel Centro tecnico federale. Scrivo tutto questo sperando che qualche giovane collega che si occupa di sport, si iscriva all’Ussi e partecipi a questi eventi,  vera occasione di crescita.

L’incontro è inziato con i saluti del neo presidente della Figc Gabriele Gravina, seguito dall’intervista collettiva ai due ct delle nazionali, Milena Bertolini e Roberto Mancini. Un confronto interessante. Nel pomeriggio è stato presentato il film ”Non ci resta che il crimine” (in uscita a gennaio), con il regista Massimiliano Bruno e molti attori presenti a Coverciano (oltre ovviamente che nella pellicola): Alessandro Gassmann, Marco Giallini, Edoardo Leo, Ilenia Pastorelli e Gianmarco Tognazzi (moderati da Marco Franzelli di Raisport). Ma soprattutto si sono confrontati c. due Campioni del mondo dell’82 Antonio Cabrini e Marco Tardelli. Il film racconta infatti una specie di “ritorno al passato” con un salto spazio temporale ai giorni del Mundial di Spagna (e della Banda della Magliana). Visto alcune clip, penso che andrò a vederlo al cinema.

Finita questa parte più ludica, c’è stato un interessante incontro sulla Var con Paolo Valeri, uno degli addetti alla “moviola in campo” ai Mondiali di Russia e da poco premiato come miglior arbitro della scorsa stagione. I protocolli della Var sono in fase di cambiamento, è stato annunciato, speriamo in meglio.

Gli incontri clou della prima giornata sono stati una utilissima lezione del collega (e amico) Giovanni Capuano (Radio24 e non solo) sull’impatto economico che ha avuto l’arrivo di Cristiano Ronaldo, sul mondo Juve. Si parla spesso solo dei gol e della tartaruga di CR7, ma il salto spazio temporale (ritorno al futuro, in questo caso) fatto dalla società bianconera con questo acquisto proietterà la squadra in una dimensione davvero mondiale.

Dopo quella economica è iniziata la lezione tecnica, qualcosa di davvero imperdibile. Quest’anno il docente era  Mario Beretta, grande intenditore (e allenatore) di calcio e da poco responsabile del Settore giovanile del Milan. Beretta aveva un tema davvero specifico: “Le fasi di possesso palla nei vari sistemi di gioco”. Tema apparentemente complesso ma spiegato in modo molto chiaro, suscitando una marea di domande dei giornalisti (che sarebbero rimasti ad ascoltarlo fino a tarda ora). Ci ha rivelato, cosa che ignoravo, che dalla prossima stagione il rinvio del portiere potrà essere controllato dai difensori anche prima che la palla lasci l’area di rigore. Il tutto perché in questi anni si sta riducendo sempre più il ricorso al lancio lungo dell’estremo difensore (forse – scherzo – per evitare quel becero “merda”, urlo verso i tifosi avversari che ora purtroppo accompagna anche le partite della Nazionale).

La seconda e ultima mattinata è iniziata con l’intervento di uno degli organizzatori della due giorni: il capo ufficio stampa della FIGC, l’ottimo Paolo Corbi. Che ha presentato gli Europei del 2020, i primi che saranno itineranti in giro per l’Europa, con gara d’avvio all’Olimpico di Roma. I biglietti saranno in vendita già dal prossimo giugno, mentre da marzo sarà aperto il bando per i volontari: chi è giovane e ha tempo libero non perda l’occasione.

Si è proseguito con Matteo Marani, validissimo giornalista ieri del Guerin Sportivo (svelando al mondo la storia di Arpad Weisz) oggi di Sky che ha ripercorso  in chiave sociale i Mondiali argentini del ‘78 che consolidarono la sanguinosa dittatura militare. Il seminario è stato chiuso dal Presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Verna che ha affrontato il tema dell deontologia nel giornalismo sportivo.

Insomma, un corso di aggiornamento davvero utile.

Chi viene con me il prossimo anno a “Il calcio e chi lo racconta”? 🙂

Ad maiora