Dopo la vacanza a Sydney e nel Queensland (l'itinerario, con l'aggiunta del Northern Territory lo trovate qui), l'Australia si pone in testa alla mia personale classifica dei paesi che ha visitato (ad oggi 53). E il merito non è tanto della meravigliosa natura che circonda e si trova su questa gigantesca isola (come la foto di apertura, scattata alla Withsunday Island).
No, ciò che mi ha lasciato sbalordito sono tante piccole cose capaci di migliorare la vita di chi ci abita (e di chi ci passa, magari, solo pochi giorni, come abbiamo fatto noi).
Non ne faccio un discorso politico e quindi è inutile che mi si ricordi (come successo su Twitter) le terribili discriminazioni verso gli aborigeni (popolazione che tuttora domanda un ruolo codificato nella costituzione australiana e che ha conquistato il diritto di voto solo 50 anni fa). O le campagne elettorali basate sul principio, vagamente xenofobo, di Putting Australia First.
Quelle le lascio ai grandi scienziati della politica. Io mi occupo di piccole cose che potrebbero migliorare la vita pure alle nostre latitudini. Pensieri positivi insomma, come diceva il buon professor Furia.
E dunque partiamo con l'elenco. Proprio dal basso.

1. Bagni pubblici


Ecco, se c'è una cosa che mi ha davvero fatto pensare è l'infinità di cessi a disposizione del pubblico. Tutti puliti, con carta igienica e sapone e spesso anche l'asciugatrice per le mani. Li trovate al limitare dei parchi, lungo le strade, intorno alle piscine pubbliche, ai capolinea di treni e bus, vicino ai posti per le grigliate (ne parlo dopo), dove partono i sentieri per le camminate. Insomma, ovunque. E non sono quei cessi chimici che puzzano a distanza di cento metri e che ti fanno venire i conati di vomito quando entrate. No, no. Sono bagni con tutti i crismi. Come quelli dei nostri autogrill, ma più nuovi, più puliti. E raggiungibili senza prendere il biglietto al casello… Non abbiamo mai dovuto, in sostanza, entrare in un bar e bere un caffè per potere fare la pipì, o pagare per entrare in un bagno automatico (è claustrofobico). Insomma, un piccolo segno di grande civiltà.

2. Zone Barbecue


La cucina australiana non è particolarmente rinomata (guardate MasterChef Australia e ve ne renderete conto anche voi). Nel paese si trovano per questo per lo più ristoranti etnici, con una particolare abbondanza di locali asiatici, anche per la vicinanza geografica a quel continente. I locali tipicamente australiani sembrano quelli americani, basati su carne e sandwich (o al più a Fish & Cips). Ma gli australiani hanno sopratutto un modo per gustarsi il momento del pranzo (nei giorni non lavorativi) o di cena: il barbecue. E per poter condividere con gli amici questa possibilità non occorre che abbiate una casa con giardino (o terrazzo): in ogni parco australiano trovate sempre aree con barbecue e posti per sedersi (come quella che vedete nella foto qui sopra, scattata a Kangaroo Point, Brisbane). E tutti questi barbecue sono ovviamente gratuiti. E puliti visto che ci li utilizza poi si impegna a lavarli a fondo. A naso, è una tradizione che gli australiani hanno ereditato dagli aborigeni. Ma, qualunque sia la genesi, è una cosa bella è socializzante. Ah, in queste aree a volte è vietato l'alcol, anche per evitare quelle risse che a volte si accendono, nei parchi italiani, intorno ai barbecue.

3. Natura imperante


Questo non è solo merito degli australiani. O meglio, hanno un sistema di vita che consente a molte altre specie animali di condividere lo stesso territorio. Incontrerete tanti animalistrani in Australia. Strani e liberi. Canguri e casuari lungo le strade. Echidna sotto l'albergo. Opossum nei parchi (vengono a mangiare la frutta, se gliela portate), goanna nelle spiagge, dingo e koala (ma noi non li abbiamo visti in libertà). Balene e delfini in mare. Sterne e tantissime altre specie di uccelli che qui vivono o solo passano per qualche settimana (senza finire nel mirino dei bracconieri). Io ho scelto, tra le tante, la foto di una bellissima rana verde che una sera è venuta a farci compagnia in terrazzo. Meraviglia.

4. Giardini botanici


Questo punto (quarto, ma questa non è una classifica, solo un elenco di punti, spesso causale), questo quarto punto dicevo, è invece merito degli australiani e del loro modo di concepire il territorio nel quale vivono. Nella maggior parte delle città australiane trovate dei GiardiniBotanici. Enormi, curati, gratuiti. Solo in quello (reale) di Sydney chiedono una registrazione – gratuita – all'ingresso. In questi fazzoletti verdi potete passeggiare, leggere un libro e osservare i numerosi animali, per lo più volatili, ma non solo che vi abitano. In quello della cittadina di Hervey Bay (nella quale è stata scattata la foto di sopra) c'era una zona asiatica e un'altra umida, con tanto di stagno per le piante acquatiche. In questi Giardini trovate alberi secolari, con tanto di cartellino che spiega nome e origine.

5. Sono tutti gentili e sorridenti


Altro punto a favore delle vacanze (o di un trasferimento quaggiù) è il carattere degli australiani. Sarà la vicinanza all'Asia, ma qui la cortesia è davvero diffusa. Quando entrate in un negozio ci chiedono "come state?" e non lo fanno tanto per dire. Se riproponete la stessa domanda, vi raccontano a volte fatti che riguardano la loro vita. È una popolazione giovane, frutto di tante immigrazioni. E quindi spesso vi chiederanno da dove venite. A volte troverete persone con lontane parentele italiane (come un ministro costretto a dimettersi dopo che la madre ha chiesto, a sua insaputa la cittadinanza italiana: che siamo capaci di offrire a chi aveva un trisavolo di qui e non a chi è nato in Italia…). Sono sorridenti e cordiali gli australiani. E si fidano del prossimo. In una delle nostre escursioni in barca, abbiamo chiacchierato un po' con una guidaventiduenne. Alla fine della giornata ci ha chiesto se avevamo impegni per la domenica successiva e alla nostra risposta negativa ci ha offerto di accompagnarci a te(lo stato australiano che si affaccia sulla Grande Barriera Corallina). Abbiamo accettato e domenica alle 9 in punto era sotto il nostro albergo e ci ha scarrozzato in giro tutto il giorno. Lo abbiamo, al ritorno, anche invitato fuori a cena e quindi abbiamo trascorso praticamente una intera giornata insieme. Ora fate mente locale e immaginate un qualunque ragazzo europeo che farebbe la stessa cosa con tre perfetti sconosciuti. A me, pur sforzandomi, non mi è venuto in mente nessuno.
Nella foto, a fare da testimonial per gli australiani sorridenti, tre ragazzi che vendono succhi di frutta naturali su un camper. Ad Airlie Beach.

6. Acqua gratis nei ristoranti


Sesta cosa che mi ha stupito positivamente è che, appena vi sedete in un ristorante (di qualunque livello) vi portano una brocca con l'acqua. Se, come me, non bevete alcolici, in Australia non dovrete pagare l'obolo a qualche multinazionale che ha infilato in una bottiglia dell'acqua facendo pagare una cifra ben superiore a quella che spende per comprare il diritto di sfruttamento (di un bene pubblico, peraltro). Insomma, anche questa cosa l'ho trovata molto civile e democratica. E non credo che sia un grande costo per i ristoratori.

7. Zone fumatori separate da quelle non fumatori, anche all'aperto


In Australia (come in altre nazioni asiatiche, mi viene in mente la Corea ) mi pare che abbiano preso sul serio l'obiettivo di ridurre il più possibile il fumo, attivo e soprattutto passivo. Le zone fumatori, anche all'aperto sono delimitate, e soprattutto distanti da quelle dove si mangia. Anche nei ristoranti dove si pranza e cena fuori dal locale, le zone fumatori e non fumatori sono distinte. E spesso se il ristorante ha poco spazio esterno, i fumatori devono allontanarsi di qualche metro per potersi avvelenare in santa pace. Anche quando fate escursioni in barca (che durano pure una giornata) non potrete fumare né sull'imbarcazione e spesso nemmeno sulle piccole isole (che spesso sono parchi naturali). Tenetene conto (se siete dediti al vizio.

8. Giocare a Trivial Pursuit in autostrada


Le strade australiane sono come quelle americane. Lunghissime e spesso dritte per centinaia di chilometri. Per evitare che la mente di chi guida l'auto cominci a viaggiare per conto proprio (con rischi di incidenti, magari proprio contro un canguro come quello della foto che accompagna questo ottavo punto) le autorità australiane hanno escogitato uno stratagemma. Ogni tot chilometri c'è una domanda di quelle che trovate sul Trivial Pursuit. Chessò: quale è stata la prima capitale del Queensland, o qual è (come si legge in questo cartello) il simbolo floreale dello stato? Mentre guidate, leggete il quesito, pensate a una possibile risposta e dopo qualche chilometro…eccola che compare su un altro cartello stradale! Costo dell'operazione zero al cubo. Ma tanto fosforo! Altro che i patetici annunci sulle nostre autostrade…

9. Piste ciclabili ovunque


Rimaniamo in tema mobilità, ma questa volta sostenibile. In Australia ci sono piste ciclabili ovunque. Di fianco a ogni grande arteria che unisce le città, lungo le strade di ogni cittadina, in ogni parco (con una chiara divisione dai pedoni, come da foto).
Qui evidentemente, quando costruiscono una strada, realizzano – sempre!- al suo fianco una ciclabile (da noi invece buttiamo soldi in autostrade inutili e mangia territorio). E che ciclabili potete trovate in Australia!!! Quella che vedete qui sotto aveva un asfalto che sembrava quello di Monza, dell'autodromo però.

Sempre a margine di questa vera a propria autostrada per le bici (siamo a Brisbane) comparivano cartelli stradali dedicati con le distanze chilometriche per raggiungere i comuni dell'hinterland.

In Australia, la campagna #salvaiciclisti la fa lo Stato, non chi pedala a proprio rischio e pericolo.

10. Allo stadio 50mila persone senza un poliziotto, uno steward


Nei giorni in cui eravamo a Brisbane si è disputata la partita di rugby (a 13) tra una rappresentativa del Queensland e una del Nuovo Galles del Sud. È una sfida, al meglio delle tre gare, che si chiama State of Origin, perché gli atleti che vi partecipano sono originari di uno dei due stati. Sono match sentitissimi, con biglietti esauriti da mesi e migliaia di persone con indosso le maglie granata del Queensland o blu di Sydney (la capitale del Galles del sud). Ebbene, lo vedete anche nella foto che campeggia sulla copertina di un giornale australiano, il tutto si è svolto non solo senza incidenti, ma anche senza nessuna divisa per calmare gli animali. Nemmeno nell'infinito dopo partita, quando i giocatori hanno fatto selfie con chiunque lo chiedesse. Terminato il match però si è tornati alla normalità. All'aeroporto di Brisbane il giorno dopo i giocatori sconfitti tornavano a Sydney su un volo di linea.

Nello scalo (li vedete seduti a destra) hanno mangiato nella Food Court senza che nessuno sia andato nemmeno a chiedere un autografo, uno scatto.

11. Aeroporti bellissimi e con zone bagagli aperte al pubblico


Rimaniamo in aeroporto anche per questa undicesima cosa che mi è piaciuta dell'Australia: gli scali. Sono spaziosi, luminosi, rilassanti e non ansiogeni. Ti fanno venire voglia di prendere un aereo e non la sensazione di preoccupazione che campeggia nei nostri. Una volta superati i controlli di sicurezza all'arrivo a Sydney, nei voli interni siete totalmente liberi. Anche di portarvi a bordo la bottiglietta d'acqua che avete comprato fuori dallo scalo.
Ma la cosa che mi ha lasciato più basito (e che mi ha fatto capire come ci si relaziona col prossimo in Australia) è che le zone per il ritiro bagagli sono aperte al pubblico. Andate a prendere vostro figlio, vostra madre, il vostro amore in aeroporto? Non dovete aspettarlo dietro una porta oscurata che ogni tanto vomita passeggeri. Lì potete andare direttamente ad attendere i bagagli con loro. D'altronde sono valigie già ampiamente controllate.

Fa riflettere che, evidentemente, non ci sono furbacchioni che arrivano in aeroporto a prendere valige non loro…

12. Camminare a piedi nudi


Quando ho raccontato al mio amico Nicola che in Australia tantissimi camminano per strada a piedi nudi, mi ha detto che andrebbe lì solo per fare lo stesso. In effetti, dopo qualche giorno che vedi persone che attraversano la strada senza scarpe o ciabatte ti viene la tentazione di provare. Tornare indietro, rinchiudere di nuovo i piedi risulterà poi difficile. Gli australiani girano scalzi o, al massimo, con le infradito. È il segno di un modo di affrontare la vita rilassata, all'insegna del "anche se sto andando a lavorare, qui è come essere in vacanza". Anche noi (Marta per prima), dopo qualche giorno di ambientamento, alla fine abbiamo camminato a piedi nudi. Esperienza che in Italia risulta impossibile. Nelle strade australiane non ci sono cicche di sigaretta, cartacce, bottiglie rotte e nemmeno cacche di cane.Né auto sui marciapiedi o sulle strisce pedonali o in seconda/terza fila. Ecco perché lì si può scegliere di far sentire ai piedi la nuda terra (o il nudo asfalto) e qui da noi proprio no. Ma proprio, proprio no.

13. Ospedale, vista mare


Salto di palo in frasca e come tredicesimo punto metto qualcosa che mi ha lasciato esterrefatto: a Cairns hanno costruito l'ospedale vista mare! Provo a spiegarmi meglio. In questa bella cittadina nel nord del Queensland si va per passare un periodo di vacanza. Il clima è mite tutto l'anno e di qui partono le escursioni per la Grande Barriera Corallina. Ci sono quindi in città decine di ristoranti (aperti fino a tardi…cioè almeno alle 21.30, perché spesso in Australia le cucine chiudono alle 20) e c'è una lunghissima Esplanade dove si affacciano gran parte degli alberghi i cui clienti, possono godersi la vista del Mar dei Coralli. Ebbene, tra un albergo e l'altro ecco spuntare l'ospedale pubblico di Cairns, un grosso edificio che si affaccia sulla spiaggia. Per di più davanti c'è un parco e quindi i malati (e parenti e amici) possono godere del panorama anche dalle loro stanze di sofferenza. Non so in quanti altri posti, il piano regolatore abbia previsto una cosa del genere. Bellissima.

14. Campi da Beach Volley gratuiti


In Australia ci sono molte occasioni per socializzare. La più semplice è forse quella di mettersi di fianco a uno dei campi dove si gioca a pallavolo e offrirsi di far parte di una delle due squadre. I campi sono bellissimi e illuminati a giorno almeno fino alle 22. È bello anche solo stare lì a guardarsi queste sfide infinite.

15. Skate Park ovunque

Discorso simile a quello dei campi per Beach Volley riguarda gli Skate Park. Aggregante sicuramente per i più giovani. Ne trovate ovunque in Australia (quella in foto è appena sopra la meravigliosa spiaggia di Bondi Beach, a Sydney). Ben tenuti e con percorsi che (visti da fuori) sembrano molto divertenti. Mi pare che in Australia ci sia una volontà di rendere offrire il più possibile spazi "sociali". Da noi, no. Tornato dall'Australia sono passato per la prima volta dietro Casa Milan (bel palazzo, luogo aggregante per i tifosi rossoneri) e ho scoperto una gigantesca spianata di cemento chiamata, surrealmente, piazza. Non un albero, non una panchina, figuriamoci uno Skate Park. Ed è una zona nuova (lo scatto è da una mia esterrefatta Instragram Story).

Ma è così difficile per gli urbanisti delle nostre parti immaginare spazi per i cittadini?

16. Palestre all'aperto


Resto nell'ambito dell'attività fisica gratuita per segnalare che ho visto più di una palestra all'aria aperta. Con attrezzi nuovi e con le indicazioni di come usarli correttamente (con codice da scannerizzare per scaricare i video con i programmi). Se non bastasse, a Cairns (cui si riferisce la foto di questo sedicesimo punto) ci sono corsi pubblici di utilizzo di questi attrezzi. Con orari e istruttori. Tutto, sempre ovviamente gratis. Sia per chi vive qui, sia per chi è solo di passaggio.

17. In surf, dopo il lavoro


Se non vi piace correre, andare in bici, giocare a pallavolo sulla spiaggia, andare in skate, fare palestra vista mare, magari finito di lavorare o di studiare potete imbracciare una tavola da surf e provare a cavalcare le onde! La foto qui sopra è scattata a Bondi Beach, meravigliosa spiaggia di Sydney. L'unico rischio: gli squali. Ma per questo, preparatevi al punto 18!

18. Gigantesche piscine pubbliche


Il mare che circonda l'Australia non è tra i più sicuri del mondo. Spesso vi troverete in spiaggia davanti a cartelli di questo tipo:

E oltre ai coccodrilli ci sono gli squali. E d'estate temibili meduse. E dunque cosa si sono inventate le autorità australiane? Gigantesche piscine pubbliche (qui chiamate Lagoon) dove fare il bagno in tutta sicurezza. Piscine con tanto di sabbia e bagnini. Ovviamente gratis! E pure con giochi d'acqua per i bimbi.

Anche a Bondi Beach, la spiaggia del surfer di Sydney, dove il mare è spesso mosso, trovate una bella piscina dove nuotare senza rischi. Meraviglia.

19. Niente tag, solo murales


In Australia non ho visto un solo tag su un muro. Me ne sono reso conto l'ultimo giorno di vacanza, mente stavo camminando per Sydney. Ho intravisto queste scritte per terra che mi hanno ricordato quelle che compaiono sui nostri muri.

E invece erano solamente dei segnali per lavori in corso… Ho osservato invece, in Australia, tanti, bellissimi murales. Spesso accompagnati dall'account Instragram di chi li ha disegnati. Come il murales che decora questo diciannovesimo punto. Fotografato a Sydney.

20. Serpenti, ma dolci


Questo è un punto che forse non tutti potranno apprezzare (ma so che gli australiani che vivono all'estero chiedono a chi nel loro paese di portargliene una confezione). Nei supermercati australiani potrete trovare delle caramelle (buonissime) fatte a (lungo) serpente. Sono di mille colori e potrebbe forse essere un modo australiano per esorcizzare la paura di questi animali che qui sono presenti e numerosi (e a volte letali).

21. Sorridete, siete inquadrati


Per fare capire l'approccio che hanno verso il prossimo gli australiani, basta questo cartello (il cui contenuto è visibile in ogni locale italiano). Vi avvisano che siete ripresi dalle telecamere di sorveglianza ma lo fanno ironizzando, invitandovi a sorridere verso la camera. 🙂

22. Fuori servizio


È lo stesso principio, di gentilezza e ironia insieme, che accompagna le scritte sugli autobus che vanno in deposito. Siscusano perché vi sfrecciano davanti senza fermarsi. È lo stesso messaggio che compare sui bus italiani, ma messo in positivo. E fa cambiare prospettiva alle cose.

23. Ho lavato le banconote coi jeans. Non è successo niente…


Perché i dollari australiani sono di plastica. O meglio, di propilene. Quindi si possono bagnare, e accartocciare, e tornano nella medesima forma (e valore) di prima. Segno di un paese che si è sviluppato quasi solo nelle zone costiere, sempre a contatto con l'acqua. Indicazione, una volta di più, di un luogo dove pensano a come risolvere i problemi pratici dei cittadini.

24. Fontanelle pubbliche (anche per i cani)


A proposito di venire incontro a chi abita qui, in Australia troverete a ogni angolo delle fontanelle pubbliche dell'acqua. Spesso sono di due livelli per favorire i bambini. O per dissetare i cani, come quella che vedete fotografata qui sopra. La vaschetta dove beve il cane si può svuotare con una semplice rotazione. Cosa c'è di più facile?

25. Ironia australiana


Chiudo questa carrellata
– confusa ma sincera – di cose che mi hanno colpito in Australia, con l'ironia, il buonumore. Qui tutti ridono e fanno battute. Che spesso trovate anche sui muri, anche fuori dai pub…

Con questo sorriso si chiude l'elenco delle cose che mi hanno positivamente colpito.
Spero che tutto ciò vi spinga a visitare l'Australia, se non l'avete ancora fatto. O, se ci siete stati, magari ad aggiornare le mie "cose belle" aggiungendovi delle vostre.

Ad maiora