Nella conferenza stampa del 2007, a un anno dall’assassinio della Politkovskaja, quel personaggio che è il procuratore generale russo Jurij Chaika (per un lustro ministro della Giustizia di zar Putin) dopo aver annunciato, tutto tronfio, che erano state fermate 10 persone (molte scarcerate in un amen), annunciò che il mandante dell’omicidio era da cercare all’estero.
Ai giornalisti che gli chiedevano se si riferisse all’ex oligarca Boris Berezovskij, si mise a sorridere e ad ammiccare. Tipico di un regime televisivo e da barzelletta (anche se pure in Italia…).
Sono passati cinque anni da quelle accuse, anzi, insinuazioni. E proprio nel giorno di Natale, si scopre che Berezovskij, in esilio a Londra, non è stato il mandante dell’omicidio della Politkovakaja né di altri giornalisti.
Speriamo che, quando cadrà il regime putiniano, si scopra chi abbia ordinato l’omicidio di Anna, coraggiosa giornalista.
Auguri a tutti.
Ad maiora

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