Altri due tibetani, due ragazzi di venti anni, si sono dati fuoco per denunciare la repressione cinese in Tibet.
A confermarlo la Campagna Internazionale per il Tibet, organizzazione umanitaria con sede negli Stati Uniti:
http://www.savetibet.org/media-center/ict-news-reports/two-young-tibetan-men-self-immolate-together
L’immolazione a Barma, citta’ della Cina sud-occidentale.
Sonam e Choephak Kyap, entrambi laici si sono dati fuoco davanti a un monastero invocando libertà per la loro terra.
Sale così a 35 il totale dei tibetani che dall’inizio del 2011 si sono immolati per protesta. Si tratta per lo più di monaci o monache buddhisti.
Proprio ieri a Lhasa, capitale del Tibet (occupato dalla Cina), le autorità filo-cinesi hanno pubblicamente elogiato 6.773 religiosi buddhisti collaborazionisti definiti “patriottici e rispettosi della legge”.