Mentre arriva dal Giappone la notizia di tre esecuzioni eseguite (le prime dopo il 2010, una delle tre per impiccagione) dall’India arriva una buona notizia. E’ stata infatti sospesa la condanna a morte di Balwant Singh Rajoana, militante di un’organizzazione estremista Sikh.

L’esecuzione era prevista per sabato in un carcere del Punjab.

La decisione è stata presa in seguito alla pressioni delle autorità del Punjab, di Amnesty International e alla presentazione di una domanda di grazia alla presidente della Repubblica Pratibha Patil.

Ieri si erano verificate violente proteste di gruppi della comunita’ sikh contro l’impiccagione del 44enne Rajoana, condannato per omicidio e terrorismo.

Proteste, pacifiche, anche a Milano, come avevamo documentato lunedì (foto, piazza Fontana).

Sono otto anni che in India non ci sono condanne a morte.

Ad maiora