Il fluire ininterrotto di notizie non l’ha fatto dimenticare. Anche perché i suoi scatti sono ancora lì a raccontare crisi mai risolte. 10 anni fa veniva ucciso a Ramallah dai militari israeliani Raffaele Ciriello, grande fotoreporter italiano. A lui il comune di Codogno, in Provincia di lodi, dedica nella sala Granata del Vecchio Ospedale Soave la mostra I bambini e la guerra che rimarrà aperta fino al 14 ottobre:
http://www.comune.codogno.lo.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1883
Ciriello nato in Lucania si era trasferito a Milano dove si era laureato in chirurgia plastica. Ma la passione per la fotografia e l’avventura l’avevano spinto in giro per il mondo a documentare guerre e tragedie, spesso osservate attraverso gli sguardi innocenti dei più piccoli. Gli stessi che, per volontà della vedova del fotografo, si possono osservare in questa piccola ma significativa mostra. Il suo ultimo video è sul suo sito http://www.raffaeleciriello.com/
Un video spento dai colpi di mitra di un soldato israeliano.Mai individuato. Anche Raffaele effetto collaterale di un mostro chiamato guerra.
Ad maiora