Milano 15 agosto, via Santa Radegonda.  Nel 1736 non si andava nel cinema di Berlusconi, ma al convento delle benedettine per sentire le voci d’oro che arrivavano da oltre le grate della clausura. È l’ambientazione del nuovo libro di Marta Morazzoni “La nota segreta” (Longanesi). Una storia d’amore, che sembrava impossibile e che invece diventerà realtà tra un diplomatico inglese in missione nel capoluogo lombardo e una contessina obbligata dalla famiglia a farsi suora e murata, appunto, dietro le grate della clausura.

La prima fuga da quella costrizione sarà per lei prima idealmente grazie al canto, alla sua splendida voce. Poi, materialmente, con una rocambolesca fuga (aiutata da una consorella) per finire nelle braccia dell’uomo che innamoratosi (prima della sua voce e poi di lei), manderà all’aria la sua vita tranquilla per questa ragazza. Infine, con un atto di coraggio incredibile, recandosi a Roma, in Vaticano per chiedere (e ottenere) dalla Sacra Penitenziera lo scioglimento dei voti.

Marta Morazzoni (già vincitrice del Campiello con “Il caso Courrier”) narra una storia d’amore e forza d’animo che è davvero accaduta nella Milano, negli anni della dominazione austriaca. La protagonista si chiamava Paola Pietra ed era una nobile, cacciata dalla famiglia d’origine in seguito a un secondo matrimonio e mandata in convento.

Nel libro si racconta che, dopo la fuga, le monache e la famiglia organizzano (con  un rito invero un po’ macabro e pagano) un finto funerale: nella bara viene messo l’abito monacale che la ragazza abbandona  dietro di sé, lasciando furtivamente il convento.

Un racconto che diventa mano a mano avvincente. Anche perché la scrittrice accompagna il lettore, dichiarandosi quasi spettatrice di quel che accade. Un modo per immedesimarsi, ma anche per seguire insieme a lei un viaggio di liberazione che parte da Milano e prima di arrivare a Roma passa per Venezia, Marsiglia e l’Inghilterra.

Ma è molto bella anche la prima parte della narrazione, quella ancora dietro le grate del convento, dove si prova lo Stabat Mater di Pergolesi, il compositore che proprio quell’anno morirà di tisi (anzi la leggenda vuole che muoia proprio il giorno in cui completa l’opera). Il testamento musicale di Pergolesi, la forza delle due voci che cercano di portare la loro voce fino al cielo, è la degna colonna sonora di questo libro. Che parla di Chiesa (“La religione cattolica non conosce Stato”, una delle frasi più interessanti che mi sono appuntato), di una fuga d’amore che sembra impossibile e che invece riesce, ma che parla soprattutto della dignità di una donna che trecento anni orsono sfidò l’ordine costituito per rivendicare il proprio diritto di scelta, il proprio libero arbitrio. Che, va detto, gli fu concesso. A dimostrazione che anche il coraggio di andare controcorrente può risultare vincente. Non solo nei romanzi.

Insieme a Marta Morazzoni presenterò il suo bel libro giovedì 10 giugno alle 18 in via San Barnaba 48 a Milano. Organizza l’associazione Nestore.

Marta Morazzoni

La nota segreta

Milano, Longanesi, 2010.

Euro: 16,60.